Le Nostre Risorse

Le Nostre Risorse

Foto: Sergio Calabrese
  • Alberi, Corpi, Campi Morfici, Forest Bathing e Costellazioni

~ I campi morfici e la memoria collettiva

Le piante, gli esseri umani, gli animali e il regno minerale sono collegati tra loro attraverso i cosiddetti campi morfici. Il biologo H.C. Waddington, dedusse dalle sue ricerche sui campi morfogenetici che “la natura possiede una memoria collettiva” ed il naturalista Rupert Sheldrake confermò questa asserzione con i risultati delle proprie ricerche: “esiste un collegamento di tipo energetico che unisce tra loro tutti gli esseri viventi.”

Sheldrake scoprì che tra i diversi esseri viventi esistono rapporti che sfuggono a qualsiasi spiegazione logica. Li definì campi morfogenetici, ossia campi che svelano queste connessioni senza bisogno di materia e di linguaggio.

Chiunque può fare esperienza di questi campi indipendenti da tempo e spazio e che quando si interrelazionano diventano e agiscono come se fossero una sola realtà.

Il mondo della fisica moderna dimostra che esiste un fenomeno razionalmente inspiegabile: i fenomeni che si presentano nei campi morfogenetici avvengono sincronicamente. I campi morfici di ogni sistema esercitano la loro influenza sui sistemi successivi mediante un processo chiamato risonanza morfica, entrainment. Per fare un esempio, si può dire che il motivo per cui una cellula di una pianta diventa una cellula di foglia e non una di radice è perché si sintonizza, per così dire, attraverso la risonanza morfica, con i campi morfogenetici di tutte le foglie precedenti della stessa specie. Questo processo si determina per tutti i sistemi riscontrabili in natura.

Tali “campi di memoria” (campi morfici o morfogenetici) non sono effettivamente memorizzati nel cervello, ma piuttosto possono essere memorizzati in un campo di informazioni, al quale si può accedere mediante il campo elettromagnetico creato dall’organo cuore in relazione col cervello e gli altri organi. A questo campo il filosofo della scienza Ervin Laszlo ha dato successivamente il nome di Akashico.

Ogni specie ha una memoria collettiva, dovuta alla risonanza morfica. Quindi non siamo solo collegati tra di noi e con il resto del creato, ma anche con i nostri defunti, in quanto contributori della memoria collettiva. Qualcosa di simile a quello che Jung chiamava il Subcosciente Collettivo e che Bert Hellinger, il padre delle Costellazioni Familiari, ha chiamato Coscienza Collettiva.

~ I campi morfici sono essenziali per una visione olistica della vita

Nei sistemi organizzati in base a campi, tutte le sue parti componenti interagiscono attraverso il campo dell’intero sistema.

Per esempio, i pianeti ed il Sole interagiscono tutti attraverso il campo gravitazionale del sistema solare. Intorno ed all’interno dei suddetti ci sono i loro campi magnetici, che interagiscono con altri campi magnetici vicini e anche con correnti elettriche. Allo stesso modo, i campi morfogenetici si trovano sia dentro che intorno alle piante, agli animali, agli esseri umani e minerali che organizzano, e interconnettono le parti.

I campi morfogenetici fanno parte di una classe più ampia di campi, denominati campi morfici, la totalità dei quali contiene la memoria data tramite la risonanza morfica.

Nei campi morfici  ad esempio sono compresi i “campi comportamentali”, che sottostanno al comportamento e agli istinti degli animali.

I campi morfici delle attività mentali invece sono denominati “campi mentali”.

Attraverso i campi mentali, la mente estesa si allunga nell’ambiente tramite consapevolezza e intenzione, e si collega con altri membri dei gruppi sociali. Questi campi potrebbero dunque spiegare la telepatia, la sensazione di essere osservati ed il sesto senso ed aiutare a comprendere le premonizioni e le precognizioni tramite intenzioni che si proiettano nel futuro.

~ “Gli alberi sono lo sforzo infinito della terra per parlare al cielo in ascolto” – Rabindranath Tagore

L’albero è un ricevitore-ripetitore di onde elettromagnetiche benefiche con frequenze coerenti e simili a quelle dei nostri organi. Il fenomeno alla base di questo scambio energetico e di questa interazione è la Risonanza: una comunicazione vibrazionale. Il risultato è un notevole accumulo di energia all’interno del sistema coinvolto e sollecitato. L’uomo vicino agli alberi, ai giardini, ai parchi e ai boschi, registra un senso di piacevole benessere-relax, anche senza essere consapevole del tipo di interazione intervenuta. Numerosi studi scientifici dimostrano come l’immersione prolungata in ambienti ricchi di alberi (Forest Bathing), soprattutto secolari, porti a riscontrare numerosi benefici psicofisici. Da qui nasce quella branca della Medicina Complementare, denominata Medicina Forestale o Forest Therapy.

Dopotutto la specie umana si è originata ed evoluta in luoghi ricchi di verde e di specie vegetali, di boschi e foreste. Il nostro senso di predisposizione verso le piante, i frutti e gli alberi è dunque intimo ed innato Questa predisposizione è chiamata biofilia e può essere risvegliata in ognuno di noi, riportandoci ad uno stato naturale di equilibrio e riportandoci al nostro essere natura.

La malattia può essere vista come un disequilibrio bioelettromagnetico generale delle cellule, che determina un conseguente disequilibrio energetico dell’organo interessato. Gli alberi, oltre a fornirci preziosi principi attivi tramite i loro composti bio organici volatili, attraverso la risonanza di onde elettromagnetiche, possono riequilibrare i campi bioelettrici delle cellule in disequilibrio, con un conseguente riequilibrio energetico degli organi, mediante la stimolazione del nostro campo energeico.

Questi meravigliosi esseri viventi posseggono proprietà finora ignorate o solo immaginate che ci spingono a entrare in contatto con il mondo vegetale in modo più consapevole e straordinariamente utile per la nostra esistenza.

Le piante, al di là delle evidenti differenze strutturali, hanno una forte somiglianza con gli esseri umani. Ogni pianta è un’antenna che vibra ed emette segnali in risonanza coi nostri organi. Infatti, come gli esseri umani, sono dotate di sistema nervoso vegetale, di sistema protettivo (cosiddetto immunitario), sistema circolatorio, sistema linfatico, sistema epidermico, ossa (lignina), organi sessuali e anima.

~ Le energie sottili sono le forze che ci guidano

Il nostro corpo fisico è reso vivo e vitale da una struttura energetica generalmente invisibile, ma reale, fatta di forza vitale, ovvero di energia sottile. Questo corpo, che possiamo chiamare corpo di energia sottile, è la mente e la memoria che guida il corpo fisico, i suoi organi, i suoi sistemi. Il corpo sottile è anche la guida degli stati di coscienza, delle emozioni, dei pensieri e della creatività. Le discipline olistiche ci suggeriscono che quando il corpo sottile è sano e carico di energia sottile, noi siamo sani e pieni di benessere. Quando si ammala, prima o poi, compaiono sintomi sgradevoli, malesseri e infine malattie.

Con il termine energie sottili ci si riferisce sia alle bio-energie, che presiedono e sostengono lo sviluppo della vita biologica, sia a tutte le altre manifestazioni energetiche occulte presenti in natura: energie telluriche, ambientali, cosmiche, fino ad includere le energie psichiche e spirituali. Le energie sottili nel corso della storia e ovunque nel mondo sono state studiate come Prana, Ki o Qi, Orgone, Kundalini, Forza vitale.

~ Gli alberi, terapeuti e custodi del Campo

Nel rapporto logico i costituenti strutturali dell’Albero possono aiutarci con le loro virtù fitoterapiche. Nel rapporto analogico, si sperimentano energie, vibrazioni di quel particolare rapporto che si instaura tra l’Albero, l’Essere umano, la Natura e il Campo.

Gli alberi, guardiani silenziosi della vita, si alzano maestosi verso il cielo. Conoscono i segreti per catturare l’energia del sole e trasformala in sostanza vitale. Con le loro radici si ancorano al cuore della terra e la proteggono. Con le loro foglie temperano e filtrano l’aria.  Donano riparo e nutrimento agli altri esseri viventi.  Tra di loro “dialogano” senza disturbare. Si rinnovano in forme e colori differenti, tante quanto sono gli spazi che abitano. Ogni albero custodisce i misteri della vita, pronto a svelarli a chi li saprà ascoltare.

Il mondo dovrebbe essere ricco di Alberi secolari o Alberi vetusti. Essi sono accumulatori di energia che rimandano e amplificano il potere luminoso del sole e delle stelle, imbevuti dal loro fuoco, bagnati dall’acqua, modellati anche dal vento, radicati saldamente alla terra, generatori del legno, essi alchemicamente sono un compendio dei 4 elementi, una chiave di accesso al Tutto. Custodiscono una memoria immensa , attingono da un database infinito, il campo morfico.. Ci si può affidare a loro per esperienze oltre il tempo e per trasformarci in antenne di energia luminosa che da noi, attraverso il nostro campo, si espande nel mondo. Risvegliano la nostra capacità innata di guarigione e ci informano su quanto è avvenuto negli ultimi millenni.

Gli Alberi hanno un effetto reale sui nostri Corpi Sottili poiché possiedono Energia viva di alta frequenza e come abbiamo detto possono quindi intercomunicare: una ipercomunicazione!

Il nostro campo energetico incontrando il campo energetico dell’Albero a cui ci siamo rivolti, reagisce o si sintonizza a lui e poiché il flusso energetico dell’Albero non e’ soggetto, come quello dell’uomo, a continue fluttuazioni, diventa un valido canale di confronto e conforto tra esperienze diverse che potranno accadere.

Inoltre, la forma di ogni famiglia di Albero identifica la sua qualita’ dominante e quando entriamo cosi’ in sintonia con lui e’ possibile assorbirla, risvegliandola dentro di noi, nella nostra Anima. Gli Alberi, quindi, agiscono per “informazione”. Sono essi stessi l’informazione, poiché ogni Albero ha doni e talenti da trasmettere.

Immergendoci in un bosco e sincronizzandoci con gli alberi, tramite un momentaneo spostamento di energie, possiamo stabilire un campo energetico comune che, tramite il Campo, include tutte le nostre rispettive generazioni presenti, passate e future, che ci aiuta ad uscire dai nostri soliti schemi, riportando equibrio e armonia, dove prima c’era un disequilibrio, sia esso fisico o mentale. Questo contatto, questa fusione, questa nuova esperienza, e’ parte del nostro processo interiore, libero da imposizioni. E’ un cambiamento di prospettiva.

Gli Alberi dunque sono i custodi del Campo e possono essere per noi dei fantastici terapeuti perché sono stabili, accoglienti, non cambiano stato d’animo, sono neutrali e ci sostengono.

Essi sono in condizione di elevare la nostra coscienza e di avvicinarci di più alla nostra Anima. Nel momento in cui il nostro campo  morfogenetico incontra quello degli alberi, si genera benessere, pace, intuizione e creatività.

I nativi insegnano che gli alberi, che chiamano Il Popolo in Piedi, sono luoghi energetici di Madre Terra che trattengono la memoria specifica di ciò che è accaduto in quel luogo. Il Popolo in Piedi vede le necessità di tutti i Figli della Terra e si applica a fungere da soccorritore.

Gli Alberi Maestri dunque possono aiutarci a trovare la direzione in quanto ci avvicinano alla nostra Anima e la nostra Anima conosce sempre l’obiettivo.

  • Costellazioni Spirito-Familiari

Sviluppate negli anni ’80 dal terapeuta tedesco Bert Hellinger, le Costellazioni Familiari, anche note come Costellazioni Sistemiche, ed in seguito come Costellazioni Spirituali, hanno le loro radici nella psicoterapia occidentale, nella fenomenologia esistenziale e nella cultura zulù.

Una costellazione è un processo di gruppo multidimensionale attraverso il quale è possibile rivelare dinamiche nascoste e legami limitanti che non ci permettono di prendere coscienza e, alla fine, trasformare i nostri schemi distruttivi e debilitanti. Un processo di esplorazione e consapevolezza del nostro inconscio, sia personale che collettivo, che ci permette di portare alla luce traumi, esclusioni e violenze subite dai nostri antenati e che ignorate vengono trasmesse ai discendenti, da generazione in generazione, diventando causa di malesseri e squilibri energetici, fisici, emozionali e mentali.

Il lavoro con le Costellazioni Familiari, ci rende autonomi, donandoci consapevolezza di questi percorsi ripetitivi e permettendo al sistema di ritrovare il suo equilibrio, libera la nostra energia intrappolata rendendola disponibile per il nostro viaggio di vita.

In questo approccio terapeutico, l’individuo è visto come una parte di un insieme più grande, di un sistema “familiare”, in cui i suoi movimenti interiori e le loro manifestazioni diventano comprensibili quando viste nel contesto di questo sistema, sia esso una relazione, una famiglia, una squadra di lavoro, il corpo, una foresta, una nazione ….

Ogni sistema “familiare” è regolato da un ordine naturale, l’ordine dell’amore.

All’interno di quest’ ordine, ogni membro ha il suo “posto legittimo” e ogni membro ha uguale diritto di appartenenza al sistema.

Il rispetto dell’ordine dell’amore ci consente di essere parte integrante della nostra “famiglia”, permettendoci di adempiere al nostro ruolo e avere pieno accesso al nostro potenziale ed alla nostra forza personale.

A volte, eventi passati, a volte anche eventi che si sono verificati diverse generazioni prima della nostra nascita ed in qualche modo non riconosciuti o accettati dalla famiglia, causano l’esclusione energetica di uno o più dei nostri antenati dal nostro sistema familiare. Inconsciamente, generazioni dopo, ci assumiamo il destino, la colpa e la vergogna di chi è stato escluso dal nostro sistema familiare, caricandoci di un peso che potrebbe causare squilibri fisici e mentali, comportamenti di dipendenza e difficoltà’ relazionali.

Il lavoro con le Costellazioni Familiari ci guida attraverso un processo di riconoscimento di ciò che era e di restituzione “all’ escluso” del suo posto legittimo nel sistema familiare, ripristinando l’armonia e liberando il flusso naturale dell’amore.

La guarigione è possibile quando la sofferenza e l’esclusione sono riconosciute e quando tutto e tutti sono inclusi sotto la stessa luce. L’amore fluisce nuovamente, accompagnando ogni passo nella nostra vita.

Costellazioni di gruppo: guidate da un facilitatore, le costellazioni si verificano principalmente all’interno di un gruppo. Con il sostegno degli altri, i quali svolgono il ruolo di rappresentanti, ogni membro del gruppo può esplorare una tematica imminente. I partecipanti sono posizionati nel “campo” (il campo morfogenetico) e in relazione tra loro in base ai sentimenti del cliente. Osservando la rappresentazione scenica e diventando consapevoli delle dinamiche tra i componenti del sistema di cui facciamo parte (famiglia, corpo, foresta, azienda …), possiamo comprendere l’origine del disagio o del sintomo e quindi reintegrare l’elemento mancante nel sistema e ristabilire armonia, permettendo alla consapevolezza di guidarci, alla guarigione di manifestarsi ed all’amore di fluire.

  • Forest Bathing

E’ percezione comune di quanto la foresta e il bosco siano luoghi magici, carichi di mistero, evocativi. La forza evocativa di esemplari arborei vetusti simboleggia bene i legami più profondi, ancestrali, indissolubili, che legano l’uomo alla natura e nello specifico all’ albero, come primordiale elemento sacrale. Il bosco era infatti la sede in cui veniva custodita la conoscenza primordiale e il luogo delle prove iniziatiche.  Alcontrario, comunemente si tende a considerare il bosco per gli aspetti più evidenti, quelli legati alla vegetazione o al paesaggio. Questi temi, importanti ma parziali, hanno una connessione con il più generale
valore ecosistemico del bosco, che deve essere considerato nella complessità del suo sistema biologico,
nella stratificazione dei suoi significati culturali, nella molteplicità degli aspetti archetipici antropologici che hanno fatto la storia dell’ uomo.

Come se qualcosa di ancestrale, un legame non detto e non saputo ci fosse, forte, a stringerci ai luoghi e quindi a noi stessi. Per farci entrare in contatto con l’anima del mondo, che è anche la nostra anima più vera. Non dobbiamo necessariamente allontanarci fisicamente per ritrovare un equilibrio con la natura. Per risvegliare la consapevolezza di essere un tutt’uno con lei è necessario anzitutto uno scarto mentale. Sono i viaggi nella nostra anima, nella nostra cultura e in quella delle diverse popolazioni mondiali. Sono pratiche meditative, ma anche pellegrinaggi e passeggiate nei nostri boschi. Si entra così in un percorso fatto di curiosità, che riporta in vita quell’anima naturale che spesso nella monotonia di tutti i giorni tendiamo a dimenticare.

I nostri antenati erano più consapevoli di questo fenomeno e nel bosco compivano i riti più importanti, avevano dato alle piante e alla vegetazione una connotazione magico-religiosa, che nemmeno il cristianesimo ha saputo sradicare completamente: ancora oggi moltissimi luoghi dedicati a santi o alla Madonna celano l’antica ubicazione di santuari naturali dove alberi o fonti prodigiose erano custodite dalla dea Madre, fertile e protettrice.

Il termine Forest Bathing deriva dalla traduzione delle parole giapponesi “Shinrin-yoku” che identificano il concetto di “Bagno di Bosco”, l’azione di “Immergersi pienamente nell’Atmosfera della Foresta per trarne Beneficio”, una pratica ancestrale che in Giappone fa parte del tessuto culturale dai tempi dello shintoismo.
A partire dagli anni ’80, grazie ai ricercatori Qing Lee e Yushifumi Miyazaki e successivamente a quelli del resto del mondo, la ricerca scientifica non ha fatto altro che confermare ciò che già l’essere umano da secoli possiede come istinto innato: trascorrere del tempo in Natura fa bene al corpo e allo spirito.

Così è nata la Forest Therapy, o Medicina Forestale, branca della Medicina Complementare in cui si studiano, sia a livello scientifico che energetico, i benefici di tale pratica e si conducono Immersioni Forestali per godere di questi benefici.
Immergersi nella natura ad un livello psicofisico aumenta la produzione di Cellule Immunitarie, innalza Proteine e Ormoni che combattono diverse patologie, riduce gli Ormoni dello Stress, abbassa l’incidenza di emozioni negative come Rabbia, Depressione, Ansia e Affaticamento, abbassa il rischio di Ipertensione, Malattia Cardiovascolare e Diabete, aiuta la Concentrazione e le pratiche di Problem Solving, ecc.

Diversi fattori infatti concorrono al raggiungimento di tali benefici: l’esposizione prolungata all’aria aperta e alla luce del sole, l’introduzione di pratiche motorie come la camminata lenta e il movimento fluido, la stimolazione dei 5 sensi, il contatto profondo col verde e con gli alberi, l’istinto primordiale e la respirazione dei BVOC (Bio Volatile Organic Compounds) ovvero principi attivi della famiglia dei monoterpeni, gli stessi contenuti negli oli essenziali, che svolgono un’azione fitoterapica sul nostro organismo.

Un altro aspetto da considerare è l’esposizione ai batteri che proliferano nel suolo, con i quali noi umani ci siamo evoluti per migliaia di anni. Su un metro quadrato di terra ci sono miliardi di batteri “buoni” che, durante il Forest Bathing, ci penetrano nelle vie aeree ed entrano in contatto con la nostra pelle. Esistono ancora pochi studi al riguardo, ma si pensa che molti di questi abbiano un effetto benefico sul nostro sistema nervoso, come il Mycobacterium vaccae, che stimolerebbe la produzione di serotonina, un
neurotrasmettitore che influenza gli stati d’animo, la memoria, il sonno e la digestione (Lowry et al., 2007). Il terreno, poi, è naturalmente ricco di Lactobacillus bulgaricus, il batterio contenuto nelle pillole e nelle bevande probiotiche, e che in genere si assume per contrastare le infiammazioni e prevenire lo stress ossidativo.

Inoltre le indagini nel campo della fisica quantistica hanno mostrato che le piante, in particolare fiori ed alberi, possiedono una radiazione energetica molto simile a quella emanata dal corpo eterico dell’ essere umano.
L’ impercettibile essenza eterica dei fiori e delle piante entra in contatto con i corpi energetici dell’ essere umano attraverso i canali energetici, liberando in questi le loro energie armonizzanti e così che ci aiuta a risanare le smagliature energetiche che possono verificarsi nella rete del corpo eterico e pertanto ci ri energizza.

Per ottenere i maggiori benefici è fondamentale praticare per un tempo prolungato in ambienti con una grande densità arborea, in cui sono presenti alberi monumentali e habitat vetusti. Durante le nostre pratiche di Forest Bathing alterneremo camminate lente a movimenti fluidi, meditazioni, respirazione e pratiche di Ecologia Profonda, immersi nella splendida cornice del Parco delle Madonie, circondati da boschi di alberi vetusti ed esemplari monumentali.

  • Arte Terapia

«Finchè riuscivo a tradurre le emozioni in immagini, e cioè a trovare le immagini che in esse si nascondevano, mi sentivo interiormente calmo e rassicurato. Se mi fossi fermato alle emozioni, allora sarei stato distrutto dai contenuti dell’inconscio. Forse avrei anche potuto scrollarmele di dosso, ma in tal caso sarei caduto inesorabilmente in una nevrosi, e alla fine i contenuti mi avrebbero distrutto ugualmente. Il mio esperimento m’insegnò quanto possa essere di aiuto – da un punto di vista terapeutico – scoprire le particolari immagini che si nascondono dietro le emozioni»” – C.G.Jung – Ricordi, Sogni, Riflessioni. 

Basato sulla psicologia analitica di C. G. Jung, la terapia attraverso le arti espressive utilizza le arti creative come forma di scoperta del sé. La tecnica enfatizza il processo di creazione; esplorando la nostra totalitá attraverso pratiche che usano come risorse le immagini, la narrazione, la danza, la musica, la poesia, il movimento, la voce ed il processo onirico, in modo integrato per favorire la crescita, la guarigione e l’autocoscienza consapevole.

L’atto della creazione è un ponte tra il nostro mondo interiore ed esteriore, tra il sé inconscio e quello cosciente, è un modo per permettere al nostro sé nascosto di venire alla luce per essere percepito, sperimentato, accettato e trasformato.

  • La Tecnica Open Source Forms (OSF)

OSF è guidata dalla filosofia che la fonte della saggezza e della creatività è disponibile in ognuno di noi. L’OSF è una tecnica auto-propellente e auto-potenziatrice, che usando come strumento il corpo in movimento, ci guida attraverso l’esperienza esperienziale degli strati infiniti del sé.

Ascoltando il corpo in movimento, la tecnica offre consapevolezza, e così facendo ci guida attraverso una profonda trasformazione fisica, la quale fa da ponte per una più profonda, quella emotiva e mentale.

L’allineamento è visto come un flusso costante, non legato a una parte specifica del corpo, ma a campi multi-gravitazionali. Attraverso esplorazioni di movimento e respirazione seminiamo consapevolezza cinestetica, per offrire un’esperienza del nostro allineamento fluido e dinamico, come in costante trasformazione. Una tensione eccessiva, che potrebbe causare problemi di allineamento, respiro affannoso e inflessibilità, è rilasciata cinesteticamente permettendo libertà di movimento e flessibilità.

La tecnica Open Source Forms utilizza l’immaginario guidato e il suo potere di offrire un’esperienza corporea e di movimento. Alcune immagini si concentrano su aree specifiche del corpo, altre sulla totalità del sé. Attraverso queste immagini, siamo guidati in uno stato di completezza, di coscienza profonda. Qui il nostro “movimento” emerge, rivelando una gamma completamente nuova di possibilità di movimento, una gamma tutta nuova di creatività.

Attraverso il movimento e il tatto, pratichiamo l’ascolto, l’accettazione e l’integrazione e permettiamo il manifestarsi del nostro processo di cambiamento, attraverso il disorientamento e la reintegrazione.

Per mezzo di esplorazioni tattili, pratichiamo di “lasciar andare” di ciò che è familiare, e l’aprirci a nuove esperienze di percezione, verso l’ignoto, dove il lasciar andare “le ossa e i tessuti” simboleggia, incarna “il morire” di idee, giudizi e aspettative preconcette e permette, simultaneamente un “rinascere” nella novità, in un essere completamente nuovo.

  • Processo Somatico

Quanto siamo consapevoli del nostro corpo fisico e del suo modo di interagire con noi stessi, gli altri corpi e l’ambiente? Come ascoltiamo il nostro io fisico, i suoi modi di muoverci e posizionarci, per poterne utilizzare appieno il suo potenziale?

La nostra immagine personale non è mai statica, cambia di momento in momento. Con il trascorrere del tempo questi cambiamenti si fissano e si trasformano in abitudini. Alcune parti di noi sono chiaramente incluse nella nostra immagine di sé, altre, forse a causa di traumi precedenti o blocchi emotivi, sono escluse, limitando la nostra capacitá di movimento, richiedendoci uno sforzo enorme ed inutile. Con il supporto di diversi strumenti di consapevolezza, come esperienze tattili, respirazione ed esplorazioni di movimento, ascolteremo la nostra struttura corporea, le componenti energetiche, gli aspetti in movimento, le sensazioni corporee, i sentimenti… e li reindirizzeremo in un insieme più equilibrato e armonioso.

  • Carte dei Nat

Strumento di estrema praticità per chi si occupa di psicogenialogia, per chi è abituato a meditare o vuole avvicinarsi alla meditazione, un potente strumento per dialogare con la propria anima e i propri avi.

Pur appartenendo alla tradizione storica della Birmania, i Nat rappresentano le forze archetipiche che dominano la natura e la psiche umana e quindi sono comuni a tutte le culture e tradizioni. Psicogenealogia e counseling transgenerazionale sono percorsi attraverso cui e’ possibile decodificare la programmazione inconscia ereditata al momento della nascita dal clan famliare.

Questi percorsi si avvalgono di vari strumenti, dal genogramma alle costellazioni familiari e immaginali. Le carte dei Nat sono state elaborate da Selene Calloni Williams dopo le sue ricerche di carattere antropologico presso le tribu’ animiste del Myanmar. Ogni volta che si afferra il mazzo decisi ad usarlo è come entrare nel vivo del rito ancestrale…

Hai mai pensato di poter parlare con i tuoi antenati per comprendere te stesso, migliorare la tua vita e agire sul tuo destino? Esiste un luogo sacro, una montagna di origine vulcanica – il monte Popa – che sorge al centro di una vasta pianura nei pressi dell’antica città di Pagan, dove una stirpe di sciamani si tramanda il segreto del dialogo con gli avi.

Selene Calloni Williams, psicoioga, antropoioga, scrittrice, documentarista, ha trascritto questo segreto in un libro magico e in un documentario straordinario.

Le carte dei Nat sono uno strumento rivoluzionario che consente di evocare gli avi per comprendere, deprogrammare, liberare, riscattare e risolvere. Non solo un mezzo di mediazione creativo per chi opera nel campo delle costellazioni familiari e della psicogenealogia, ma anche uno strumento per tutti, e alla portata di tutti, per migliorare la propria esperienza di vita.

I Nat parlano di un’ecologia profonda, sono una riscoperta dell’amore per la Grande Madre, un inno poetico alla natura e alla capacità di condurre una vita ispirata. Leggere le carte dei Nat è un’operazione creativa che fa del bene all’anima del consultante e all’anima del pianeta. 

  • La Ruota Medicinale

La Pratica di Guarigione (Attivismo) Spirituale utilizza rituali, condivisione di storie, il movimento e la danza, il suono e la musica e la Ruota Medicinale con i suoi concetti di presenza di equilibrio e di libero arbitrio, per accompagnarci attraverso un dialogo interiore ed integrato tra corpo, mente, emozioni e spirito.

Questo processo spirituale, guidandoci oltre i limiti del nostro corpo fisico, ci ricollega con il nostro corpo energetico, donandoci strumenti per sperimentare l’Anima, per sperimentare l’espansione della nostra coscienza e la connessione con lo Spirito e il regno Ancestrale.

La consapevolezza sposta l’attenzione da una coscienza personale ad una coscienza collettiva e spirituale, dove i nostri spiriti guida ed antenati, ci invitano in un viaggio interiore attraverso l’esperienza dell’integrazione di tutti gli aspetti del sé, del nostro essere intero.

~ La Ruota Medicinale è un processo, un rituale, è un insegnamento del movimento ciclico della vita e dei diversi aspetti dell’universo, di noi, visibili e invisibili e in che modo sono interconnessi. È un modo per trovare comprensione ed equilibrio.

La ruota possiede le quattro direzioni, Est, Sud, Ovest e Nord, radicate (integrate) al suo interno. Ogni direzione è la manifestazione di una parte del Sé, lo spirito nell’Est, il corpo nel Sud, le emozioni nell’Ovest e la mente nel Nord. Ogni direzione è anche collegata a una qualità d’azione, il determinare dell’Est, il trattenere del Sud, il dare dell’Ovest ed il ricevere del Nord. Ripristinando l’armoniosa interrelazione tra questi aspetti e le loro qualità d’azione, consentendo a ciascuno di loro di occupare la loro posizione nella Ruota Medicinale, troviamo equilibrio ed armonia, mentre il dialogo interiore di corpo, mente, emozioni e spirito ci aiuta ad essere centrati.

~ La Danza ed il Movimento, il Canto ed il Far Musica, elevando le nostre vibrazioni interiori ci liberano dai nostri schemi di vita quotidiana e dalle nostre preoccupazioni, per guidarci in uno stato di coscienza alterato. In un primo momento, siamo richiamati nel nostro sé fisico, interamente nell’adesso ed ora del nostro corpo fisico, nell’ ascolto di tutto ciò che richiede attenzione, che ci chiede di essere ascoltato. In un secondo momento, gradualmente, iniziamo a sintonizzarci, risuonare, con il flusso naturale del nostro respiro e della nostra verità interiore.

Il nostro movimento, la nostra musica e la nostra canzone si sintonizzano su di esso, raggiungendo un luogo di silenzio e quiete, dove il nostro vero movimento e suono avviene, la nostra voce più profonda prega la sua preghiera, libera da ogni giudizio e controllo, permettendoci di essere nell’esperienza. Mentre la nostra struttura cognitiva limitante abbandona il tentativo di controllo della nostra danza, della nostra voce, ci avventuriamo in un viaggio interiore, dove le nostre Guide (gli spiriti guida, gli antenati, gli animali guida), donandoci forza e fiducia, ci guidano attraverso il lasciar andare di tutti quelli eventi traumatici e dolorosi che intrappolati nel corpo fisico, interferiscono con il nostro vivere la vita pienamente e felicemente.

Diventiamo il canto, il tambureggiare, la danza, aprendoci al flusso naturale del nostro essere, a un sé rinnovatore, interconnesso con tutto, tangibile e percepibile.

~ Il Circolo e la Condivisione di Storie è un’antica forma d’incontro che si basa sulla totalità e dove le responsabilità sono condivise. Stimola il rispetto reciproco, si parla con intenzione e si ascolta con empatia. È un luogo di condivisione delle nostre storie e intenzioni, un luogo di connessione attraverso il centro, dove tutto si muove da e verso.

Tutti noi possediamo saggezza, una saggezza innata, una saggezza che abbiamo ricevuto dall’essere parte della coscienza ed incoscienza collettiva, ed una che è frutto delle nostre esperienze di vita. Tutti noi possiamo parlare come esperti delle nostre esperienze e condividere intuizioni che potrebbero essere utili agli altri nei loro percorsi di guarigione o nel nostro viaggio attraverso la vita. In ognuno di noi, vive un “sé ferito interiore” e un “guaritore interiore”, la struttura del cerchio chiede la partecipazione di entrambi gli aspetti, invitandoci a sostenere ed essere sostenuti, a guidare ed essere guidati. Usa il nostro essere interconnesso, essere parte di un tutto, mostrandoci le nostre responsabilità verso noi stessi e gli altri e rendendoci autonomi all’interno della nostra interdipendenza.

Condividendo le nostre storie, condividendo il cerchio, condividiamo noi stessi, la nostra apertura alle lezioni della vita quotidiana, il senso di sicurezza e la volontà di esplorare esperienze interiori e sconosciute; condividiamo la nostra volontà di vedere ed essere visti e la nostra fiducia nel “Potere Creativo”, o qualunque nome preferiamo dargli, la Sorgente, il Sé Superiore, lo Spirito. Condivisione significa accettazione del posto che stiamo occupando ora, di noi stessi e di ogni cosa, significa empatia.

~ L’onorare è un atto di umiltà ed integrazione. Unisce e attiva le potenti forze di guarigione nell’universo. È un atto di dare, di riconoscenza e apre la porta alla capacità di ricevere. È un atto di inclusione e rispetto per l’ordine naturale della vita e di tutta la creazione. Onorare è un atto di gratitudine e amore.

 

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